Trauma cranico

traumi cranici, in inglese Traumatic Brain Injury (TBI) (che si può tradurre come "danno cerebrale traumatico"), denominati anche lesioni intracraniche o semplicemente lesioni della testa, avvengono quando un trauma improvviso causa danno cerebrale.

I traumi cerebrali possono risultare da una lesione chiusa alla testa oppure da una lesione penetrante alla testa, e sono uno dei due tipi di lesioni cerebrali acquisite (in inglese acquired brain injury). L'altro sottotipo sono le lesioni cerebrali non traumatiche (per es. ictus, meningite, anossia). Parti del cervello che possono essere danneggiate includono gli emisferi cerebrali, il cervelletto, il midollo spinale (vedere danno cerebrale). I sintomi del trauma cranico possono essere lievi, moderati, oppure gravi, dipendendo dall'estensione del danno al cervello. L'esito può variare dal recupero completo di tutte le funzioni fino alla disabilità permanente oppure la morte.

I traumi cranici sono un importante problema di salute pubblica. I gruppi di età maggiormente a rischio sono i bambini dai 5 ai 9 anni e gli ultraottantenni. Anche i bambini sino a 5 anni sono ad alto rischio di TC. Ogni anno negli Stati Uniti d'America:

  • circa 2 milioni di persone sono colpite da TC (da moderato a grave);
  • circa 500.000 persone vengono ospedalizzate per TC;
  • circa 60.000 nuovi casi di epilessia si verificano come risultato del trauma alla testa;
  • circa 50.000 persone muoiono per lesioni alla testa;
  • circa 80.000 sopravvivono con disabilità croniche come risultato delle lesioni.

Segni e sintomi di trauma cranico

Alcuni sintomi sono evidenti immediatamente, mentre altri non si manifestano se non dopo alcuni giorni o settimane dopo la lesione.

Con il trauma cranico lieve, il paziente può rimanere in stato di coscienza o può perdere coscienza per pochi secondi o minuti. La persona può anche sentirsi confusa oppure un po' "strana" per alcuni giorni o settimane dopo il danno iniziale. Altri sintomi includono:

  • cefalea,
  • confusione mentale,
  • sensazione di leggerezza alla testa,
  • sonnolenza,
  • visione doppia, visione confusa, oppure occhi stanchi,
  • ronzio all'udito,
  • cattivi sapori alla bocca,
  • fatica o letargia,
  • un cambio nei ritmi del sonno,
  • cambi nel comportamento o nell'umore,
  • problemi con la memoria, concentrazione, attenzione, o pensiero
  • i sintomi possono regredire o rimanere gli stessi; il peggioramento dei sintomi indica un danno progressivo come un'emorragia intracranica oppure la formazione di un edema cerebrale che bloccando il flusso delliquido cefalo-rachidiano, porta ad idrocefalo, segno e fautore di danni più gravi.

Con il trauma cranico moderato o grave, il paziente può mostrare gli stessi sintomi, associati a:

  • perdita di coscienza (vigilanza)
  • cambiamenti nella personalità
  • un mal di testa forte, persistente, o ingravescente,
  • vomito ripetuto o nausea,
  • crisi epilettica,
  • impossiblità a svegliarsi,
  • midriasi, cioè dilatazione (aumento del diametro) oppure paralisi di una o di entrambe le pupille,
  • disfasia: voce alterata, impastata, incomprensibile,
  • debolezza, formicolio o addormentamento delle estremità,
  • perdita nella coordinazione, e/o
  • aumento della confusione, inquietudine, o agitazione
  • il vomito ed il deficit neurologico (p.es. debolezza in un braccio o gamba) assieme sono importanti indicatori della prognosi e la loro presenza richiede una immediata tomografia assiale computerizzata e spesso anche un intervento neurochirurgico.

bambini piccoli con trauma cranico moderato o grave possono mostrare alcuni dei precedenti segni, ed altri specifici dei bambini, come:

  • pianto persistente,
  • impossiblità ad essere consolati, e/o
  • rifiuto a bere, essere allattati o mangiare .

Nel caso, è sempre raccomandato un rapido soccorso e un intervento medico.

Cause e fattori di rischio per il trauma cranico 

La metà di tutti i traumatismi cranici sono dovuti a incidenti di transito coinvolgenti automobili, motociclette, biciclette, e pedoni. Questi incidenti sono la maggiore causa di TC nelle persone sotto i 75 anni.

Per le persone sopra i 75 anni, le cadute causano la maggioranza dei traumi cranici.

Circa il 20 % dei TC sono dovuti a violenza, come ferite da armi da fuoco e violenza contro minori, e circa il 3 % sono dovute a ferite sportive.

Altri problemi a lungo termine associati con il trauma cranico 

Altri problemi a lungo termine che possono svilupparsi successivamente ad un trauma cranico includono il morbo di Parkinson e altri problemi motori, il morbo di Alzheimer, la demenza pugilistica, e la demenza post-traumatica.

Il morbo di Alzheimer - Il morbo di Alzheimer è una malattia progressiva neurodegenerativa caratterizzata da demenza, perdita di memoria e deterioramento delle capacità cognitive. Recenti ricerche indicano un'associazione tra trauma cranico occorso nella prima età adulta e sviluppo del morbo di Alzheimer più avanti nella vita; più grave è la lesione alla testa, più grande è il rischio di sviluppare il morbo di Alzheimer. Alcune prove indicano che un infortunio alla testa può interagire con altri fattori e scatenare il morbo e può accelerare la comparsa della malattia in individui già a rischio. Ad esempio, persone che hanno una particolare forma dell'apolipoproteina E (apoE4) e hanno avuto un trauma cranico rientrano in questa categoria di rischio aumentato. (ApoE4 è una proteina che si trova naturalmente che aiuta il trasporto di colesterolo attraverso il circolo sanguigno).

Il morbo di Parkinson e altri problemi motori - Disturbi del movimento come risultato di un trauma cranico sono rari ma si possono verificare. Il morbo di Parkinson può svilupparsi anni dopo il trauma come conseguenza del danno ai gangli basali. I sintomi del morbo di Parkinson includono tremore o tremolio, rigidità o intorpidimento, movimento lento (bradicinesia), incapacità a muoversi (acinesia), andatura strascicata e postura curva. Malgrado molti progressi scientifici negli ultimi anni, il morbo di Parkinson rimane un disturbo cronico e progressivo, ovvero è incurabile e progredisce nell'aggravarsi fino alla fine della vita. Altri disordini del movimento che si possono avere dopo trauma cranico includono tremore, atassia (movimenti dei muscoli non coordinati) e mioclone (contrazione di muscoli come in uno spasmo).

Demenza pugilistica - Conosciuta anche come encefalopatia traumatica cronica, la demenza pugilistica colpisce soprattutto la carriera dei boxers. I sintomi più comuni di questa condizione sono demenza e parkinsonismo causati da colpi ripetuti alla testa per un lungo periodo di tempo. I sintomi iniziano tra i 6 e i 40 anni dopo l'inizio della carriera di pugile, con un'insorgenza media di circa 16 anni.

Demenza post-traumatica - I sintomi della demenza post-traumatica sono molto simili a quelli della demenza pugilistica, salvo che la demenza post-traumatica è caratterizzata anche da problemi di memoria a lungo termine ed è causata da un singolo e grave trauma cranico che sfocia nel coma.