Trattamento della patologia degenerativa del disco intervertebrale con intervento di fusione intervertebrale mediante approccio laterale (XLIF)
Gli interventi chirurgici mirati al trattamento della patologia degenerativa della colonna vertebrale lombare da diversi anni si avvalgono di tecniche chirugiche di fusione intervertebrale mediante protesi di disco intervertebrale. La nostra equipe, da sempre interessata allo sviluppo e l’adozione di approcci chirurgici mininvasivi, offre ai pazienti la soluzione terapeutica che consenta di raggiungere il miglior risultato clinico con l’intervento chirurgico meno invasivo. La sostituzione di disco intervertebrale mediante approccio cosiddetto “laterale estremo” (eXtreme Lateral Interbody Fusion – XLIF) è un intervento di recente sviluppo che soddisfa questi requisiti.
Razionale
L’intervento di fusione intervertebrale mediante approccio laterale è particolarmente indicato in pazienti che presentano una patologia degenerativa della colonna con una forte componente a carico del disco intervertebrale. La degenerazione del disco intervertebrale infatti può essere essa stessa all’origine della sintomatologia dolorosa a carico della schiena (= lombalgia), a causa del cosiddetto dolore discogenico e provocare un quadro di deformità della fisiologica curvatura della colonna dorsolombosacrale, un fenomeno meglio conosciuto come sagittal imbalance (= sbilanciamento della colonna sul piano sagittale) anch’esso coinvolto nei processi all’origine della lombalgia. Inoltre può essere responsabile di quadri di stenosi (= restringimento) delle strutture del canale spinale responsabili a loro volta di compressione meccanica delle radici nervose della cauda equina dirette agli inferiori ivi contenute (= sciatica e/o cruralgia). L’intervento di sostituzione del disco pertanto è indicato per le seguenti condizioni, che possono coesistere nello stesso paziente
(i) Dolore discogenico à il disco viene asportato chirurgicamente.
(ii) Sagittal imbalance à la protesi di disco intervertebrale restituisce la normale curvatura alla colonna.
(iii) Stenosi del canale à l’asportazione del disco consente di effettuare una decompressione delle strutture.
del canale spinale lombare.
(iv) Spondilolistesi degenerativa à l’asportazione chirurgica del disco consente una correzione della listesi.
La Tecnica
In anestesia generale si esegue una contenuta incisione chirurgica di 4-5 cm a livello del fianco del paziente. Mediante uno speciale divaricatore chirurgico si raggiunge la colonna vertebrale impiegando un sistema di monitoraggio elettroneurofisiologico e la fluoroscopia (= RX) intraoperatori per eliminare il rischio di lesione a carico dei plessi nervosi che decorrono a lato della colonna nel muscolo Psoas ivi presente. Una volta raggiunto il livello desiderato si esegue l’asportazione chirurgica del disco intervertebrale che viene sostituito con una protesi di dimensioni appropriate. Una volta effettuato un controllo radiologico finale si procede al secondo tempo chirurgico di stabilizzazione della colonna vertebrale mediante quattro viti transpeduncolari (due per vertebra) posizionate mediante approccio posteriore con tecnica percutanea, quindi con quattro incisioni di 2 cm circa in corrispondenza dei punti di ingresso delle viti accuratamente designati con l’ausilio della fluoroscopia intraoperatoria. Tempi operatori medi: 60 – 90 minuti. Perdita di sangue scarsa e/o nulla.
Sommario e decorso postoperatorio
La fusione intervertebrale mediante approccio laterale è indicata nel trattamento della patologia degenerativa della colonna ed in particolare del disco intervertebrale. Consente il trattamento del dolore discogenico, dei disturbi legati allo sbilanciamento della colonna lombare di natura degenerativa e della stenosi del canale vertebrale lombare.
In casi adeguatamente selezionati e nelle mani di chirurghi esperti nella tecnica, l’intervento di fusione intervertebrale mediante approccio laterale estremo consente un miglioramento clinico concreto, un ritorno alla vita di relazione e professionale in tempi estremamente contenuti.
Decorso postoperatorio di 48h, mobilizzazione in prima giornata postoperatoria. E’ necessario indossare un busto lombare nel corso del primo mese postoperatorio. Primo controllo neurochirurgico a 20-30 giorni con una Rx della colonna lombosacrale in doppia proiezione.
Parole chiave: chirurgica mininvasiva; protesi disco intervertebrale; discopatia; patologia degenerativa spinale; lombalgia
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