Stenosi lombare e spondilolistesi: decompressione e stabilizzazione lombare

Presentazione clinica

Giunge alla nostra osservazione una paziente di 65 anni che soffre da 5 anni circa di lombalgia (mal di schiena) cronica associata a dolori diffusi e severi agli arti inferiori lda entrambi i lati. Da qualche mese descrive inoltre difficoltà a camminare, obbligandola a fermarsi dopo percorsi brevi a causa dei disturbi alle gambe (claudicatio neurogena). Una Tomografia Computerizzata lombosacrale e una radiografia lombosacrale in flesso / estensione hanno evidenzato la presenza di una stenosi del canale del tratto lombare con uno scivolamento delle vertebre (spondilolistesi) L4-L5 e L5-S1 e fenomeno di lisi istmica su base congenita (Figure 1 e 3). Sulla base delle radiografie abbiamo calcolato il Severity Index su L5-S1 (SI=39%) e classificato lo scivolamento vertebrale come una spondilolistesi di tipo istmico ad alta displasia.


Esame obiettivo neurologico

Segno di Lasègue positivo bilateralmente (maggiore a destra). Globalmente ipoelicitabili ri riflessi osteotendinei agli arti inferiori. Claudicatio neurogena con automonia di marcia limitata a 50 metri circa. 


Intervento chirurgico

Stabilizzazione lombare posteriore (L4-S1) con viti transpeduncolari, decompressione del canale lombare da L4 a S1 e fusione intersomatica posterolaterale L4-L5 (PLIF). Grazie a questa tecnica è possibile eseguire una riduzione della listesi e riportare i parametri pelvici nei limiti della norma. Severity index post-operatorio 22%, rispetto al pre-operatorio del 39%.


Decorso postoperatorio

Rimozione del drenaggio chirurgico nelle prime 24 ore. Controllo mediante esame TC lombosacrale mostra il corretto posizionamento dei mezzi di sintesi (Figura 2). Il pz si alza in piedi con un busto ortopedico in 2° giornata post-operatoria. Dimessa a domicilio in 4° giornata post-operatoria